Nelle pagine dei giornali, nel mese di febbraio, sono balzati agli onori della cronaca alcuni ragazzi della scuola media di Mosso, paesino del Biellese. Saputo che l’isola di Budelli - quella della celebre spiaggia rosa in Sardegna - era stata nuovamente messa in vendita a causa della rinuncia al suo acquisto da parte di un miliardario neozelandese, essi hanno concepito un'idea meravigliosa.
L'idea è stata quella di una colletta per ottenere i soldi necessari a comprare Budelli alla prossima asta. Il calcolo semplicissimo: 5 Centesimi per ogni abitante italiano e la solidarietà tra connazionali sostituirà l'intervento dello Stato nel restituire la proprietà del piccolo paradiso all'Italia, con la clausola che Budelli divenga isola dei ragazzi…di tutta Europa. Credo anche di tutto il mondo, vista la generosità dell'intenzione.
E tutto il mondo si è infatti attivato per rispondere all'appello: dall'Italia, dalla Russia, dall'Australia… Ci sono stati i pentiti che hanno restituito il sacchetto di sabbia trafugata decenni fa, i pensionati che hanno dato il loro contributo, i social network che stanno facendo da cassa di risonanza per perorare la causa.
Da tutto questo voglio personalmente trarre alcune conclusioni:
- Che l'entusiasmo della gioventù è ancora quello capace di trascinare il mondo per migliorarlo
- Che esistono ideali di condivisione e fratellanza al di là dei confini geografici e politici di un Paese, vivi, forti, potenti
- Che i social network possono essere utili e positivi, dimostrando ancora una volta di poter unire eserciti di anime nobili e non solo "legioni di imbecilli"
- Che il mondo si entusiasma per le cose buone anche di più che per quelle cattive, perché in fondo la felicità collettiva, quella vera, dai tempi dell'illuminismo a oggi, è l'obiettivo di ogni civiltà evoluta